Non ferire il Signore

2 Samuele 12:8

 

Davide, ha perso la sua dignità, ha commesso adulterio e omicidio, ha compromesso la propria relazione col Signore. Non vedo qui un Dio arrabbiato, preso da una “giusta ira”… ma deluso, addolorato, ferito!

1. Noi sappiamo la gravità delle nostre azioni
Possiamo sminuirle, giustificarle, possiamo lasciarle per un attimo e poi riprenderle… ma ciò che facciamo di sbagliato, è grave! E noi lo sappiamo!
Lo sappiamo perché Egli ci parla, e sempre, lo Spirito Santo ci convince di peccato! (Cfr. Giovanni 16:8).
Lo sappiamo, anche se possiamo appannarci, perché abbiamo conoscenza della Scrittura: “Com’è vero che il Signore vive, colui che ha fatto questo merita la morte”. Questa giusta sentenza, è quello che noi meritiamo! “Tu sei quell’uomo!” (v.7).
Non applichiamo la Parola solo agli altri!

2. Egli ha usato nei nostri confronti sempre e solo grazia!
Che parole tremende ha pronunciato Natan. Davanti alla bontà di Dio ci sentiamo commossi.
Quanta grazia: “… e, se questo era troppo poco, vi avrei aggiunto anche dell’altro”. Ci ha dato tutto! Ci ha dato amore… ci ha dato quello che nessuno ci ha dato mai… non ci ha fatto mancare di nulla…
Non parla un Padre permaloso, suscettibile, esagerato, ma integro e giusto che vede Suo figlio perdere la dignità e offendere la Sua santità, non solo, ma…

3. Per che cosa?
Per quali piaceri, per quali guadagni, per quali soddisfazioni?
Salomone diceva: “Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole” (Ecclesiaste 2:11); L’apostolo Paolo scriveva: “Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo” (Filippesi 3:8); Gesù dice: “E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?” (Marco 8:36).
Cosa, se ne abbiamo veramente bisogno, Egli non è capace di provvederci, e cosa non ci dona per amore di Cristo? “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?”.

Conclusione
Quanti compromessi, sotterfugi, piccole bugie, svaghi superficiali sono padroni della nostra vita, compromettono la testimonianza, prima nelle nostre case, e disprezzano il nostro Salvatore?
Perché sei così attratto dalle “cose di questo mondo?”. Perché, dimenticando di essere Suoi figli, scendiamo “a patto col peccato?” . Eppure Gesù è venuto per noi, ha dato la Sua vita sulla croce, ci ha perdonato i peccati… “e, se questo è troppo poco, vi aggiungerei anche dell’altro”.


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